Sorprendente, irripetibile, fascinosa: indovinare un aggettivo unico per la storia d’amore tra Tania e la Toscana, è una missione praticamente impossibile. Questo perché – come accade quando ci si innamora – l’istinto è l’anticamera di un percorso indirizzato verso strade a volte tortuose, fatte determinazione e fede per quello che si ama. Figlia di una famiglia colta russa, Tania entra fin da giovanissima in contatto con tutto ciò che si lega al concetto di “italianità”.

Mia mamma aveva questa grande passione per l’Italia: aveva riempito la nostra casa di libri scritti in italiano, perché sperava, un giorno, di riuscire a venire a lavorare qui. Lei non ci è mai riuscita, ma io ho realizzato anche il suo desiderio.

Così, dopo aver conseguito tre lauree (la prima in lingue e comunicazione, poi una in marketing ed un’altra in psicologia), Tania decide che il momento del suo “battesimo” con l’Italia è giunto. Arriva a Firenze, dove si interessa di storia locale, arte, architettura e, inevitabilmente, di cibo e vini

.

 

Fare vino, per me, è come fare arte. E’ prendere un pennello ed affrescare il mondo che sta dietro al nostro prodotto: il territorio, le tecniche di produzione, la fatica del risultato raggiunto. E’ un processo di cui non mi stanco mai, perché mi porta ogni giorno a fare nuove esperienze, conoscere cose e persone. E’ pazzesco quanto mi abbia arricchito questa esperienza.

Una scelta, quella di Tania, estremamente consapevole. Appena terminati studi e viaggi di cultura, infatti, comincia ad intraprendere una carriera di successo come business woman, che la conduce in fretta ad una grande solidità economica, complici gli ottimi risultati ottenuti in Russia e negli Usa, nel settore immobiliare di lusso. Eppure c’è qualcosa che stona, in quella vita apparentemente perfetta, contrassegnata da un tenore che sembrerebbe inespugnabile.

Arrivo in Italia ed improvvisamente tutto cambia di prospettiva. Imparo il valore del tempo, i ritmi più lenti, la ricerca della felicità attraverso la qualità della vita. Apprendo l’energia che proviene dalle cose semplici, come la terra che dà la vita ai nostri vigneti. Capisco l’importanza di una famiglia pronta a supportati, come non avevo mai fatto prima.

Oggi Tania porta avanti un progetto fatto di idee, passione, amore e pazienza. Lo fa affiancata dalla sua famiglia e dalle decine di persone che contribuiscono quotidianamente a fare di Poggio del Moro una delle aziende vitivinicole più all’avanguardia, senza perdere il legame con le radici del territorio